Si direbbe in una "direzione ostinata e contraria", nell'attesa dell'intervento del Legislatore, già avvisato, la Corte delle leggi continua a "smantellare" i pezzi del Job Act. Questa volta tocca all'avverbio "espressamente" limitativo della portata dell'art. 2, 1° co. D.Lgs n. 23/15. Il diritto alla reintegrazione torna quindi, in questo ambito, a sanzionare "tutti" i licenziamenti nulli, anche quando la nullità non sia "espressamente" prevista.
qui la sentenza:
https://www.cortecostituzionale.it/actionSchedaPronuncia.do?param_ecli=ECLI:IT:COST:2024:22
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https://www.cortecostituzionale.it/actionSchedaPronuncia.do?param_ecli=ECLI:IT:COST:2024:22