Anche il Tribunale del Lavoro di Bologna, dopo la pronuncia del Tribunale di Firenze del 1 aprile, ordina con decreto d'urgenza datato 14 aprile u.s., e un'altra piattaforma di food delivery (diversa da quella di Firenze) di "consegnare immediatamente" i DPI (guanti, maschera e gel disinfettante) al rider che aveva fatto ricorso.
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All'art. 6 del c.d. Decreto liquidità, D.L. 8 aprile 2020 , n. 23 , viene disposta sino al 31.12.2020 la sospensione delle norme codicistiche in materia di > riduzione del capitale per perdite e del capitale sociale al di sotto del limite legale - pertanto > non opera la causa di scioglimento della societa' per riduzione o perdita del capitale sociale quando tali perdite siano relative all'anno corrente. La norma vuole tutelare le imprese in "perdita" a causa del Coronavirus, anche a fronte di "notevoli difficolta' nel reperire i mezzi per un adeguato rifinanziamento. Viene dunque sospesa la regola codicistica che impone la gestione finalizzata unicamente alla "conservazione del patrimonio", in ottica "pre-liquidatoria", per consentire la continuità aziendale ache in presenza di tali perdite, qualora il bilancio precedente lo consenta.
Forse la prima pronuncia sui DPI in tema di sicurezza sul lavoro in regime di emergenza da covid-195/4/2020 In un periodo in cui le udienze sono sospese e presso alcuni Tribunali del Lavoro (sembra) risulti difficoltoso anche il deposito telematico per i nuovi ricorsi, il Tribunale di Firenze, con provvedimento d'urgenza, datato 1 aprile 2020, ha condannato una nota piattaforma di food delivery a dotare dei DPI (dispositivi di protezione individuale) nel caso in questione: mascherina, guanti monouso, gel disinfettanti ad un Rider (ciclo fattorino) che aveva fatto ricorso tramite associazione sindacale. |
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